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Camionista fustigatore di immigrati

Il povero camionista di Ventimiglia, oltre il danno la beffa.

Una persona che svolge il proprio lavoro per sostenere la propria famiglia e che ha rischiato di essere arrestato al confine francese per immigrazione clandestina adesso รจ bersagliato dai buonisti per aver preso a cinghiate le giovani eritree che lo avrebbero rovinato.

Vorrei capire il motivo per il quale ci si scandalizza per il comportamento del camionista, definito inumano, mentre per le immigrate clandestine, autrici di un reato in Italia, l’informazione e finti buonisti le ergono a vittime di un aguzzino.

Si dovrebbe comprendere benissimo che il camionista, probabilmente, al rifiutarsi delle immigrate di lasciare l’autoveicolo ha dovuto prendere la cinghia per costringerle a scendere ed evitare gravi conseguenze per la sua situazione.

Io e molti altri, credo, in situazione analoga non avrei preso la cinghia ma le avrei prese a calci nel culo per farle uscire dall’autoveicolo ma, come al solito, i falsi buonisti mettono in evidenza il comportamento di una persona che ha rischiato la galera e la perdita del lavoro, definendolo criminale quando i veri criminali sono coloro i quali proteggono gli immigrati alimentando il sistema dello schiavismo e lo sfruttamento economico del sistema.

Falsi buonisti e moralisti ipocriti alimentano il mercato dello schiavismo.

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